Una nuova mostra fotografica al Museo della Seta

Torna al Museo della Seta la fotografia d’autore, con una straordinaria mostra sapientemente orchestrata da Maria Cristina Brandini, già curatrice di una esposizione che aveva visto la presenza in Museo anche del notissimo fotografo, Giovanni Gastel, scomparso purtroppo alcuni mesi dopo.  Per l’evento “Colors – Vintage & Future”, visitabile fino al 17 novembre 2024, Brandini propone una collettiva di fotografia sul tema del colore. Così descrive il fil rouge della mostra: ..” il colore non solo è un richiamo e un omaggio alle meravigliose tinte dei filati e delle sete esposte nel Museo, ma offre un approccio sensoriale immediato, è una forma di comunicazione fulminea, aperta verso l’esterno e capace di trasmettere emozioni a chi lo osserva.”  In mostra quindi 80 opere complessive per nove fotografi selezionati da Brandini: Alessandro Hausbrandt, Lidia Leanca, Renato Marcialis, Delia Mihai, Enza Merazzi, Antonio Schiavano, Anna Signorini, Raffaele Sorbi e Nicola Ughi. In parallelo, sempre all’interno del Museo, sono esposte 14 opere realizzate con immagini scattate all’interno del percorso espositivo del Museo grazie personale interpretazione di Enza Merazzi, Antonio Schiavano, Nicola Ughi e dalle outsiders Sara Ricetto e Liliana Busnelli, sempre a cura di Maria Cristina Brandini. Ogni fotografo si è fatto suggestionare dai macchinari, dagli utensili e dall’energia del luogo per dare vita a scatti che interpretano oggetti e persone protagoniste della vita del Museo della Seta.  Le fotografie dei cinque artisti sono pertanto un tributo a questo magnifico Museo, alla sua storia e alla città che lo ospita.  Con un’inaugurazione di grande successo si è aperta la mostra che darà luogo anche ad eventi collaterali, che vedono degli approfondimenti sul mondo della fotografia, intesa come ritratto,  paesaggio, still life e scelta del colore e ci raccontano anche della personalità degli autori protagonisti della manifestazione. Per info leggete qui il comunicato stampa e tenetevi informati sul www.museosetacomo.com e sui social del Museo.